Fimosi: sintomi, cause e cura

Fimosi: sintomi, cause e cura

La fimosi è un restringimento più o meno marcato dell'orifizio prepuziale, che non permette di retrarre il prepuzio del pene oltre la punta del glande.

La fimosi prepuziale, conosciuta anche comunemente come restringimento del prepuzio, può dare adito a diversi disturbi particolarmente fastidiosi, sino al punto da rendere necessaria un’operazione di chirurgia per giungere alla risoluzione del problema, nei casi più gravi.

Non si tratta di una patologia, bensì di una condizione morfologica che può essere presente nel maschio sin dall’infanzia.

Fimosi nei bambini

La fimosi nei bambini non è così infrequente, ed è conosciuta con il nome di fimosi congenita. Questa condizione può provocare diverse complicanze indesiderate, a seconda della gravità della stenosi.

Porre diagnosi di fimosi è semplice: una semplice visita da parte di un medico specialista e una leggera manovra manuale consentiranno di verificarne la presenza e la relativa gravità.

Fimosi: le cause

La causa più frequente è la fimosi congenita, presente sin dalla nascita. Si parla invece di fimosi acquisita quando il restringimento si presenta come conseguenza di infiammazioni genitali come la balano postite - per lo più conseguente a infezioni fungine o batteriche che coinvolgono i genitali - o dopo una dermatite ricorrente, anche su base allergica.

Sintomi della fimosi

La fimosi non sempre è sintomatica, spesso è un riscontro casuale in corso di controllo clinico e il paziente convive inconsapevolmente, quando questa è congenita, con vari disturbi.

I sintomi più comuni sono il dolore durante i rapporti sessuali, la difficoltà nell’avere un’erezione e, nei casi più seri, dolore al momento della minzione, per l’ostacolo cronico e per l’infezione che si crea intorno al glande.

Nel tempo, la condizione fimotica potrebbe indurre un restringimento del meato uretrale. Inoltre, nell’adulto, l’insorgenza di dolore al momento dell’erezione o della penetrazione può indurre perdite erettive, con conseguente ansia e disturbi psicologici che ne derivano.  Il quadro sintomatologico dipende spesso ma non sempre dalla gravità della stenosi.

Parafimosi

Una complicazione seria e dolorosa della fimosi è la parafimosi, che si verifica quando un paziente riesce a scoprire del tutto il glande ma quest’ultimo rimane letteralmente strangolato nella strozzatura che si crea, senza possibilità di ritorno entro il prepuzio. In questa situazione bisogna intervenire con estrema rapidità, sia per il dolore che si genera, che per i danni cutanei e vascolari che tale situazione produce.

Come curare la fimosi

Mantenere una corretta igiene intima con tale patologia non è facile, vista l’impossibilità di detergere adeguatamente il glande. Questo favorisce l’accumulo di smegma e urina, aumentando considerevolmente il rischio di contrarre infezioni ai genitali. Per questo motivo sono stati ideati sin dall’antichità diversi espedienti per porre rimedio a questa condizione, il più comune dei quali è la circoncisione, rituale nelle popolazioni nomadi e del centro africa, dove la mancanza di acqua creava condizioni di scarsa igiene e aumentava il rischio di infezioni genitali.

Intervento chirurgico

L’intervento di circoncisione necessita di anestesia locale realizzata con crema anestetica. La durata dell’intervento è di 20 minuti o anche meno, se eseguita con una tecnica innovativa che si avvale di uno strumento che taglia e cuce contemporaneamente - denominato circumsafe – e che garantisce un risultato estetico notevole.

Una soluzione meno invasiva è rappresentata dalla postectomia parziale, un intervento simile alla circoncisione ma durante il quale viene rimossa solo una porzione del prepuzio. 

In entrambi i casi, le ferite si rimarginano in media in 2 settimane, mentre il ritorno all’attività sessuale può richiedere circa 3-4 settimane.

Esercizi per fimosi: ginnastica prepuziale

L’operazione non è l’unico metodo consigliato per tentare di risolvere questo problema. Alcuni specialisti consigliano infatti lo svolgimento di esercizi manuali, che consistono in una ginnastica del prepuzio mediante lo scorrimento di quest’ultimo con la finalità di dilatarlo, specie in età pre-adolescenziale quando la pelle è ancora molto elastica.

Proprio nella fimosi congenita, dopo i primi tre anni di vita, per superare il problema può essere indicato eseguire degli esercizi giornalieri da parte del bambino, con il supporto dei genitori, con una pratica di ginnastica prepuziale coadiuvata da pomate lubrificanti a livello del prepuzio, evitando comunque di forzare.

Le manovre traumatiche creano lesioni e sanguinamento, che esitano in un restringimento maggiore. Con l’aiuto della pomata e con la massima delicatezza, si tenta di far retrarre e scoprire il glande. La manovra va eseguita ogni giorno guadagnando qualche millimetro, senza far sentire dolore al bambino o al ragazzo e senza dimenticare però di ricoprirlo, cioè riportare la pelle al suo stato iniziale al termine della procedura.

Di solito dopo due/tre mesi di trattamento si hanno degli ottimi risultati. In caso contrario, tale fastidio o patologia dovrà essere risolta attraverso l’intervento chirurgico di circoncisione o postectomia.

 

In caso di fimosi, è sempre consigliato rivolgersi allo specialista per valutare le eventuali soluzioni, evitando complicazioni anche importanti.

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