Incontinenza doppia: capire e affrontare il problema

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incontinenza doppiaIncontinenza doppia: capire e affrontare il problema

Introduzione all'incontinenza doppia

L'incontinenza doppia è una problematica  complessa che coinvolge competenze specialistiche uro proctologiche. Si manifesta con la comparsa di incontinenza urinaria e fecale contemporaneamente o in tempi diversi. Per un corretto approccio si richiede uno studio accurato delle cause,  fisiche anatomiche neurologiche iatrogene  che possono contribuire all’insorgenza di questi sintomi.

La perdita involontaria di urina, definita incontinenza urinaria, può riconoscere diverse cause:  da sforzo (presente durante l’attività fisica),  da urgenza, (caratterizzata da un'improvvisa necessità di urinare). L'incontinenza fecale si manifesta con la perdita involontaria di feci e si verifica principalmente dopo danni ai nervi, anche conseguenti a chirurgia addominale e pelvica o legata a debolezza muscolare e malattie intestinali.

La presenza  di una incontinenza doppia ha un forte impatto socio-emotivo, portando all’ isolamento e riduzione della qualità della vita.

La diagnosi implica una corretta e accurata anamnesi , l'esecuzione di specifici esami diagnostici , volti a differenziare tra le varie forme di incontinenza.

Tipi di incontinenza

L'incontinenza è un sintomo che può manifestarsi  principalmente come incontinenza urinaria e incontinenza fecale.

Incontinenza urinaria

L'incontinenza urinaria è una delle forme più comuni e conosciute. L'incontinenza da urgenza si manifesta con una necessità improvvisa e incontrollabile di urinare, L’incontinenza da urgenza è correlata a contrazioni involontarie della vescica, accompagnata da perdite involontarie di urine da poche gocce a quantità ingenti. Può derivare da alterazioni del sistema nervoso o da irritazioni delle vie urinarie.  L'incontinenza da sforzo, si verifica durante sforzi maggiori , come tossire o sollevare pesi. La presenza di una debolezza dei muscoli del pavimento pelvico sono la principale causa di questo sintomo invalidante. L'incontinenza  si definisce mista quando si è in presenza di una combinazione di queste forme, mentre l'incontinenza da rigurgito è presente nei pazienti ritenzionistici, generando perdite minime quando la vescica è eccessivamente piena.

L'incontinenza fecale, meno frequente, implica una perdita involontaria di feci o gas e può derivare da lesioni del retto, debolezza dei muscoli anali o condizioni neurologiche  seguenti a processi flogistici o danni iatrogeni post operatori che compromettono il controllo della defecazione.

Incontinenza fecale

L'incontinenza fecale si manifesta con l'incapacità di controllare l’emissione delle feci con episodi di perdita di feci non volontaria. Può manifestarsi in qualsiasi fase della vita. Molto frequente negli anziani e nei pazienti con malattie neurologiche comportamentali cognitive e in quelli che hanno subito interventi di chirurgia pelvica. L'incontinenza fecale  può variare per sintomi che vanno da modeste quantità di feci a totale perdita delle feci.

La valutazione diagnostica è il criterio principale per un eventuale percorso terapeutico, necessita di  esami fisici,neurologici e  indagini radiologiche  e test di funzionalità intestinale.

La gestione dell'incontinenza fecale si giova di un approccio multidisciplinare, che si basa su  una appropriata dieta, un adeguato stile di vita, rinforzo dei muscoli pelvici con esercizi specifici. La chirurgia è dedicate a forme gravi volta a ripristinare la continenza per quanto possibile.

 Fattori fisici: cosa scaturisce l'incontinenza doppia?

L'incontinenza doppia, si manifesta con la perdita simultanea di controllo sia delle urine che delle feci, e può derivare da una molteplicità di fattori.

Alterazioni della dinamica dei muscoli del pavimento pelvico o alterazioni del sistema nervoso che agisce sul controllo delle funzioni escretorie, determinano vari gradi di incontinenza. Un indebolimento dei muscoli pelvici, può essere indotto da gravidanze multiple, lesioni conseguenti a  trauma da incidente stradale alterazioni del cingolo pelvico come frattura del bacino che alterano la statica e la posizione dei muscoli che agiscono nel meccanismo della continenza. Malattie degenerative come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e altre malattie neurodegenerative , demenza senile, possono alterare la trasmissione nervosa necessaria al compimento del meccanismo di contenimento.

L'invecchiamento, induce una perdita di elasticità e forza, inoltre la presenza di concomitanti patologie, come infezioni del tratto urinario o stipsi cronica, possono ulteriormente aggravare la situazione.

Fattori psicologici

Le persone con elevati livelli di ansia manifestano un aumento della tensione muscolare e della risposta del sistema nervoso autonomo, con alterazioni  sia della funzione  vescicale che intestinale. La depressione può contribuire alla perdita di motivazione per cercare aiuto e giungere alla soluzione del problema.

Le tecniche di gestione dello stress unitamente a terapie comportamentali possono rivelarsi strumenti utili a integrazione  per affrontare queste alterazioni psicologiche.

Diagnosi dell'incontinenza doppia

Il processo diagnostico inizia con una valutazione clinica approfondita da parte del medico, che include la raccolta di anamnesi dettagliate, l’analisi dei segni clinici e l'esclusione di altre patologie che potrebbero mimare l’incontinenza.  Sono indispensabili accertamenti diagnostici strumentali  come indagini urodinamiche, potenziali evocati defecografia risonanza magnetica con defecografia elettromiografia , per studiare adeguatamente il piano perineale e il pavimento pelvico.

Trattamenti medici

Il trattamento farmacologico costituisce la prima linea di intervento. Gli antimuscarinici, come l'ossibutinina e la tolterodina, sono indicati per il trattamento dell'incontinenza da urgenza.  I beta-3 agonisti ,il mirabegron, offrono un'alternativa con maggiore  tollerabilità  e sono utilizzati per favorire il rilassamento della muscolatura vescicale.

L'approccio chirurgico è  indicato nei casi di fallimento della terapia. Le procedure più utilizzate  sono  sling uretrali, che risollevano I prolassi anatomici ricostruendo la normale anatomia  attraverso il supporto meccanico. Questi interventi trovano una loro efficacia a lungo termine, ma richiedono una accurata valutazione della fisiologia e della  anatomia urogenitale e la presenza di eventuali comorbidità. La neuromodulazione sacrale è una controversa strategia chirurgica emergente, che agisce mediante un piccolo intervento chirurgic oche prevede l’impianto appunto di un neuromodulatore sulle vie nervose che agiscono sulla continenza.

Per l'incontinenza da urgenza, le opzioni chirurgiche includono l'inserimento di dispositivi come gli stimolatori del nervo tibiale, che modulano il segnale nervoso per diminuire i sintomi di urgenza e frequenza.

Trattamenti non farmacologici

Gli esercizi di Kegel, mirano a tonificare i muscoli del pavimento pelvico e sono efficaci nel ridurre i sintomi di incontinenza, migliorano la forza muscolare e possono  favorire un migliore supporto agli organi pelvici.

Le tecniche comportamentali includono l'addestramento alla vescica, insegnando a prolungare l'intervallo tra le minzioni e  gestire gli stimoli che inducono un  impulso.

Le tecniche cognitive comportamentali possono essere integrate per gestire ansie associate all'incontinenza

Conclusione

l'importanza di un approccio integrato e multidisciplinare per affrontare la condizione complessa dell'incontinenza doppia, è intuibile. Colpisce una significativa percentuale della popolazione, influenzando non solo la salute fisica, ma anche il benessere psicologico e sociale. Le strategie di intervento devono andare dalla terapia fisica agli approcci comportamentali, fino al supporto farmacologico e, ove necessario, alle tecniche chirurgiche.

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