Malattie sessualmente trasmissibili

prevenzione malattie veneree come proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili

Malattie sessualmente trasmissibili

Negli ultimi anni, si è assistito a una crescita esponenziale di malattie veneree, soprattutto fra i giovani under 25.

L’ (Oms), evidenzia che un adolescente su venti ogni anno contrae una di queste malattie.

Le malattie veneree rappresentano un grave problema sociale, per le conseguenze che possono derivarne, come, infertilità, neoplasie e pericolose patologie croniche. La maggior parte delle malattie sessualmente trasmesse (MST) possono essere curate, se diagnosticate precocemente. È fondamentale conoscerle, identificare i sintomi e rivolgersi subito a uno specialista andrologo.

Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) sono infezioni che si trasmettono tramite contatto sessuale, quindi per contagio diretto. Sono causate per lo più da batteri, virus e protozoi che passano da un individuo all’altro attraverso le mucose e con liquidi biologici infetti. La normale vita sessuale ha un un ruolo fondamentale nella diffusione di questo tipo di infezioni, anche se è possibile contrarre malattia senza contatto sessuale diretto come si verifica, in caso di parto attraverso trasfusioni di sangue o tramite strumenti chirurgici non adeguatamente sterilizzati o l'uso di aghi.

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Nella maggior parte dei casi delle IST si tratta di infezioni considerate banali e possono risolversi in pochi giorni come avviene nella infezione da Candida Albicans che non lascia particolari conseguenze. Essendo una MST, prima tra tutte le cause, c’è un rapporto sessuale, uno dei due partner può essere portatore di candidosi genitale asintomatico e trasmetterla all’altro individuo. Tra le altre cause che concorrono allo sviluppo della candida maschile ci sono la terapia antibiotica e il diabete.

In altri casi come nel caso dell’HIV o della sifilide si può avere una progressione della malattia che può portare a complicanze anche gravi.

La Sifilide è una malattia infettiva provocata dal Treponema pallidum. Si tratta di una delle malattie a trasmissione sessuale più subdole perché, dopo i primi sintomi, rimane silente, per poi ripresentarsi. Nel suo decorso, la sifilide segue uno schema tipico, evolvendo attraverso tre stadi, se non curata, provocando danni neurologici e cardiologici molto gravi. 

Vi sono anche altre infezioni che procedono in modo asintomatico anche per anni ma che provocano serie alterazioni funzionali di alcuni organi come accade nelle infezioni da Clamidia Trachomatis.
La Clamidia Trachomatis porta a uretriti o infertilità, dolore e gonfiore ai testicoli, arrossamento del glande, perdite dall’estremità del pene, bruciore durante il passaggio delle urine. La sintomatologia è assai varia e bisogna prestare attenzione alla comparsa di determinati segni, come presenza improvvisa o progressiva di arrossamenti o piaghe sui genitali, comparsa di secrezioni dal pene, bruciore o dolore alla minzione, comparsa di formazioni verrucose del pene o di piccole bollicine trasparenti sintomatiche di infezione da Herpes genitale.
Quest’ultima è causata principalmente dal virus Herpes simplex di tipo 2 (HSV-2), l’Herpes genitale è molto contagioso e si manifesta con vescicole a grappolo che interessano le mucose genitali. Ulteriori sintomi dell’infezione da herpes genitale sono: arrossamento; prurito; bruciore.    
Ci sono diversi modi per evitare o ridurre il rischio di sviluppare queste malattie e la prevenzione gioca un ruolo importante. Bisogna assolutamente evitare l'attività sessuale “a rischio” come rapporti sessuali occasionali, soprattutto con persone sconosciute e usare sistematicamente il profilattico. Valutare una vaccinazione per prevenire infezioni da Papillomavirus umano (HPV), agente patogeno dei più noti condilomi o creste di gallo, infezioni che possono propagarsi dal pene all’uretra e alla regione anale divenendo un serio problema e con alto tasso di recidiva locale. Bisogna evitare la condivisione di tutti quegli oggetti, tra cui rasoi, forbici, aghi, spazzolino da denti che possono ledere la cute o le mucose.

Per diagnosticare in tempi brevi un'infezione sessualmente trasmessa il primo passo è un esame obiettivo specialistico uro-andrologico, seguito da esami ematochimici specifici. Esistono test ematici di tipizzazione, dosaggio di immunoglobuline, urinocoltura e tamponi uretra con il prelievo di fluidi biologici, che consentono in appropriati terreni di coltura di formulare una corretta diagnosi. La genitoscopia permette una precisa diagnosi in caso di infezioni da papilloma virus.

Il trattamento varia dal tipo di infezione di cui il paziente è affetto.  Le malattie sessualmente trasmissibili sono causate da agenti infettivi usualmente non difficili da curare, mentre le infezioni virali vanno seguite nel tempo e non sempre necessitano di terapie. Nel caso delle infezioni sessualmente trasmesse causate da batteri e protozoi, risulta utile l’impiego di antibiotici specifici, per uso topico, come creme dermatologiche o l’assunzione di farmaci per via orale. In casi particolari si ricorre all’utilizzo di antibiotici per via iniettiva. L’attività sessuale va interrotta fino al completamento del trattamento e alla regressione delle eventuali lesioni, al massimo praticata, ma con l’uso di protezione. Nel caso di infezioni di tipo virale, si ricorre a terapie antivirali per via topica o orale, mentre in situazioni più complesse si ha la necessità di ricorrere a trattamenti chirurgici locali, mediante uso di fonti di energia laser, come nel caso dell’HPV, che permette di vaporizzare le lesioni virali da papilloma virus anche in regime ambulatoriale in pochi minuti.

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