
Sesso non protetto: quali rischi si corrono davvero?
Fare sesso non protetto rappresenta un elemento di rischio considerevole per la salute.
I rapporti sessuali non protetti registrano indici di rischio in aumento, soprattutto tra i giovani, con incremento dei casi di infezioni sessualmente trasmissibili (MST) come clamidia, gonorrea , rischio di gravidanze non desiderate.
La mancanza di dispositivi di barriera, aumenta la probabilità di trasmissione di infezioni sessualmente trasmissibili (IST), che avviene attraverso fluidi corporei come sangue, sperma, secrezioni vaginali e liquido pre-seminale, rendendo indispensabile l’uso di misure di protezione, in particolare nei rapporti occasionali. Le infezioni sessualmente trasmesse come la clamidia e la gonorrea, l’herpes genitale e le infezioni da HPV papillomavirus, sono tra le più comuni .
Tipi di infezioni trasmissibili sessualmente
Infezioni batteriche
Tra le più comuni vi sono la clamidia, la gonorrea, la tricomoniasi (protozoo) e la sifilide (treponema). Queste infezioni possono manifestarsi con sintomi variabili o rimanere asintomatiche, rendendo frequente il rischio diffusione incontrollata. La clamidia, ad esempio, può provocare infiammazioni nel tratto urinario e nei genitali e se non trattata può portare a complicazioni serie come l’infertilità di coppia.
La gonorrea si presenta con secrezioni abbondanti giallo-verdastre, bruciore spesso urente alla minzione e può danneggiare seriamente le vie urinarie maschili. La sifilide, meno diffusa ma con evidente recrudescenza nelle più recenti statistiche, si sviluppa attraverso varie fasi e può presentare quadri variabili con una fase solo sierologica, con comparsa di ulcere indolori all’inizio che possono evolvere, se non diagnosticate e curate precocemente, in complicanze sistemiche gravi. La tricomoniasi, molto diffusa, si manifesta con secrezioni maleodoranti e irritazioni uretrali ed è spesso associata ad altre infezioni del tratto genitale.
Altri batteri come Escherichia coli, enterococco, si possono contrarre in caso di rapporti anali, se si pratica sesso anale non protetto.
Il sesso anale è una pratica sessuale che coinvolge la penetrazione dell’ano, nella ricerca di una fonte di piacere. Si stima che il sesso anale coinvolga circa il 90% degli uomini che hanno rapporti omosessuali, in crescita anche tra le donne sessualmente attive.
Tuttavia, ci sono rischi associati al sesso anale, in particolare in merito alla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili e di subire danni fisici. La scarsa compliance anatomica dell’ano, dotato di uno sfintere difficile da superare, può provocare lesioni traumatiche del membro maschile, questo in associazione alla fragilità della mucosa rettale, permette l’ingresso di patogeni con grande facilità. Le possibili infezioni legate all’ambiente certamente non sterile impongono determinate precauzioni come la pulizia preventiva, una adeguata lubrificazione e l’uso di profilattici per limitare le possibilità di contagio.
Infezioni virali
Tra le più comuni l’Herpes Simplex (HSV), il Papillomavirus Umano (HPV) e l’HIV, ciascuna con caratteristiche e rischi specifici. L’HSV può causare lesioni dolorose che si manifestano con vescicole multiple che tendono a confluire. Il papillomavirus, invece, è noto per la sua capacità di provocare condilomi genitali e alcuni ceppi possono essere responsabile di tumori nella cervice uterina, rendendo fondamentale la prevenzione attraverso screening e vaccinazioni. L’HIV, può avere esordi aspecifici e progressiva evoluzione verso complicanze gravi.
La trasmissione di questi virus avviene principalmente attraverso contatti sessuali come sesso orale non protetto ma anche rapporti usuali non protetti, dove l’integrità delle mucose è compromessa.
Infezioni parassitarie
Tra le infezioni parassitarie trasmesse sessualmente troviamo infezioni da protozoi come Trichomonas vaginalis, infezione molto diffusa che può manifestarsi con secrezioni uretrali o vaginali nella donna, irritazione e fastidio durante i rapporti. La presenza di questi organismi spesso asintomatica, rende difficile la diagnosi immediata e favorisce la catena del contagio. Oltre ai protozoi, da menzionare la pediculosi pubica, che si trasmette tramite contatto diretto, si manifesta con prurito intenso, irritazione locale e lesioni con infezioni secondarie dovute al grattamento.
Complicazioni a lungo termine del sesso non protetto
Tra le principali complicanze, si annoverano le infezioni croniche che possono evolvere senza sintomi evidenti, rendendo difficile una diagnosi precoce e favorendo la progressione delle patologie. Queste infezioni, come l’HIV, l’epatite B e C, e alcune infezioni batteriche come la clamidia e la gonorrea, se non trattate tempestivamente, possono causare danni irreversibili a livello degli organi coinvolti. Ad esempio, l’infezione da HIV può progredire, compromettendo gravemente il sistema immunitario e aumentando il rischio di sviluppare altre patologie opportunistiche. L’epatite virale può portare a cirrosi epatica o tumori del fegato, mentre le infezioni batteriche non curate possono evolvere in condizioni di infiammazione cronica, con impatti sulla fertilità femminile e maschile. La prostatite, le malattie pelviche infiammatorie e le infezioni vaginali ricorrenti sono altre patologie che, se trascurate, possono determinare dolore cronico e alterazioni funzionali. Oltre alle conseguenze fisiche, queste complicazioni influiscono anche sulla qualità della vita, comportando difficoltà nelle relazioni personali, problemi di autostima e stress emotivo.
Prevalenza delle infezioni
L'elevata prevalenza delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) rappresenta una realtà preoccupante a livello globale e nazionale. Le statistiche indicano che un'ampia porzione della popolazione sessualmente attiva, contrae almeno una forma di infezione nel corso della vita, spesso senza rendersene conto. Secondo studi recenti, circa il 50% delle persone che hanno avuto rapporti non protetti, ha contratto un'IST, dimostrando quanto il rischio sia diffuso e sottovalutato. In molte nazioni, le infezioni batteriche come la clamidia e la gonorrea sono tra le più comuni, mentre in altre prevalgono infezioni virali come il papillomavirus (HPV) e l’herpes genitali.
Prevenzione e sicurezza
Per ridurre significativamente i rischi associati alle relazioni sessuali senza protezione, è fondamentale adottare misure di prevenzione efficaci e consapevoli. L'uso corretto e costante dei preservativi rappresenta la pratica più semplice ed efficace per proteggersi da molte infezioni trasmissibili sessualmente e da gravidanze indesiderate. L'uso dei preservative, rappresenta uno degli strumenti più efficaci e accessibili per ridurre significativamente i rischi associati alle relazioni sessuali non protette. Quando correttamente indossati prima del contatto sessuale, i preservativi creano una barriera fisica che impedisce il passaggio di fluidi corporei potenzialmente infetti, come sperma, secrezioni vaginali e sangue. Ciò limita drasticamente la trasmissione di molte infezioni. La loro efficacia varia in base alla qualità del prodotto e al modo corretto di utilizzo, rendendo fondamentale l'educazione sull'uso appropriato e sulla conservazione del preservativo per garantire la massima protezione. Inoltre, i preservativi non solo riducono il rischio di infezioni, ma anche quello di gravidanze indesiderate, contribuendo così a pianificare una vita sessuale più consapevole e responsabile.
Test e screening
I test e gli screening rappresentano strumenti fondamentali nella prevenzione delle infezioni trasmissibili sessualmente. È consigliabile sottoporsi a test di rilevamento delle principali infezioni, come HIV, sifilide, epatite B e C, clamidia, gonorrea e herpes, rispettivamente in base alle modalità di rapporto e alla frequenza dell’attività sessuale. La maggior parte di queste infezioni può essere diagnosticata attraverso semplici esami del sangue, delle urine o delle mucose, spesso disponibili presso cliniche specializzate, ambulatori pubblici o laboratori privati.
Raccomandazioni
Fare sesso non protetto comporta rischi significativi. La mancata protezione aumenta la probabilità di contrarre infezioni, molte delle quali possono avere ripercussioni gravi sulla salute fisica e mentale. La trasmissione di infezioni batteriche, come la clamidia e la gonorrea, può portare a complicanze come infertilità, malattie infiammatorie pelviche e dolore cronico. Le infezioni virali, tra cui HIV, herpes genitale e papillomavirus, spesso si accompagnano a rischi a lungo termine, tra cui tumori e problemi neurologici. Anche le infezioni parassitarie, sebbene meno comuni, rappresentano un rischio, specialmente in aree a bassa igiene e con scarsa accessibilità a programmi di screening. Oltre ai danni fisici, le relazioni sessuali non protette possono provocare conseguenze psicologiche profonde, tra cui ansia, depressione e stress da paura di infezioni o di risvolti sociali.
Se hai domande specifiche sulla salute sessuale, consulta un medico andrologo o un sessuologo qualificato potrai chiarire ogni ulteriore dubbio. Contattami ora per prenotare una visita specialistica.