Cura ipertrofia prostatica: Terapia Medica

Come curare l'ipertrofia prostatica benigna

Gli alfa bloccanti (α1-recettori adrenergici antagonisti) procurano un sostanziale miglioramento dei sintomi della ipertrofia prostatica benigna. Molecole come doxazosin, terazosin, alfuzosin e tamsulosin vengono impiegate con relativo successo. Gli alfa bloccanti rilassano la muscolatura della prostata e del collo vescicale ed aumentano la portata del flusso urinario, ma possono causare eiaculazione retrograda.

Gli inibitori della 5α-reduttasi, (finasteride e dutasteride) costituiscono un valido trattamento alternativo o a integrazione. Quando vengono usati in abbinamento agli alfa bloccanti si è notata una significativa riduzione del volume della prostata, ma non in tutti i pazienti.

Vi è anche una notevole evidenza dell'efficacia di fitoterapici, quali l'estratto del frutto della Serenoa repens nel moderare i sintomi della iperplasia prostatica benigna. Altre erbe medicinali sono il beta-sitosterolo tratto dalla Hypoxis rooperi (pianta grassa africana) e la pygeum (estratta dal Prunus africana), mentre minori conoscenze vi sono sull'efficacia della Cucurbita pepo semi di (zucca) e dell’Urtica dioica. 

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