Dolore ai testicoli: cause principali, cosa fare e quando allarmarsi

dolore ai testicoli

Come mai i testicoli fanno male?

Per dolore ai testicoli in ambito medico orchialgia, s'intende la sensazione dolorosa localizzata aii testicoli e all'area scrotale, talvolta irradiata lungo il cordone spermatico nella parte inferiore dell'addome. I testicoli hanno una particolare sensibilità e facilmente possono far male ed è la parte anatomica più vulnerabile e delicata.  Il dolore ai testicoli può essere una condizione temporanea, causata da problemi come traumi, infiammazioni o abbigliamento aderente. Quando il dolore si protrae a lungo e non c’è una causa evidente, è necessario dare attenzione al sintomo, riferito il più delle volte come dolore ai testicoli e basso ventre e rivolgersi al proprio medico specialista andrologo, poiché potrebbe derivare da patologie talvolta serie.  

Il dolore testicolare è un evento estremamente comune nel maschio in epoca adolescenziale o adulta.  Il più delle volte è localizzato, e può interessare il testicolo destro o sinistro o entrambi le formazioni.

Usualmente si presenta come un lieve fastidio al testicolo o allo scroto, può insorgere la notte durante il sonno, in questi casi il dolore ai testicoli e l’eccitazione-erezione, possono avere una relazione, può durare da pochi minuti a ore e scomparire anche spontaneamente.  Vi è una correlazione frequente con l’attività fisica e in alcuni casi può comparire dolore ai testicoli dopo rapporti sessuali o lamentare dolore ai testicoli e astinenza . Non sempre è relazionabile e sembra insorgere anche in apparente assenza di cause scatenanti.

Il dolore ai testicoli non si deve mai sottovalutare, perché spesso è riferibile a patologie talora gravi e in alcuni casi può essere il sentore di un evento acuto estremamente serio, che può richiedere anche il ricovero ospedaliero.

Le cause del dolore al testicolo

Le cause più frequenti e note sono:

  • La calcolosi, detta anche litiasi. È una delle più comuni e antiche malattie delle vie urinarie, il dolore è spesso irradiato al testicolo omolaterale. C’è spesso una correlazione nella colica tra dolo
  • re riferito come mal di schiena e dolore ai testicoli
  • Le ernie dell'area inguinale e pubica, che si manifestano con un rigonfiamento molle. Si presentano con dolore e fastidio nell'inguine, bruciore e sensazione di peso o corpo estraneo, intensa dolorabilità o dolore spontaneo allo scroto, testicolo e alla gamba omolaterale.
  • L'epididimite acuta. È un’infezione localizzata all’epididimo, struttura deputata al passaggio degli spermatozoi e posta sopra al testicolo. Nella maggior parte dei casi ha una origine batterica a provenienza dalle vie urinarie o conseguente ad una trasmissione durante i rapporti sessuali. Spesso l’infiammazione rimane localizzata al solo epididimo.  Più di rado può estendersi al vicino parenchima testicolare generando un quadro di “orchiepididimite”. Il quadro clinico è caratterizzato da gonfiore e rossore accompagnati ad intenso dolore alla palpazione con reperto clinico di testicolo sinistro o destro più alto. Spesso difficilmente distinguibile dal quadro della torsione. Il trattamento è basato sulla terapia medica antibiotica e anti-infiammatoria.
  • L'orchite acuta. Interessa il testicolo, possono essere implicati batteri ma può derivare anche da infezioni virali, come in caso della parotite. In presenza di orchite di natura virale, non essendo disponibile un trattamento specifico, la terapia sarà solo sintomatica. È importante seguire l'evoluzione di queste particolari forme in quanto possono evolvere in un'atrofia testicolare, con conseguente alterazione della spermatogenesi e talvolta azoospermia, ovvero assenza degli spermatozoi.
  • I traumi. Un quadro scrotale acuto può verificarsi in seguito ad un trauma del testicolo. In questi casi è importante un esame clinico ed indagini strumentali atte a verificare l’integrità del testicolo, per escludere la presenza di ematomi. Solo in casi particolari si deve ricorrere ad un intervento in urgenza, di solito questi quadri acuti tendono a guarire spontaneamente.
  • I tumori del testicolo. Un tumore testicolare determina la comparsa di una tumefazione percepita come nodulo completamente indolore. Più di rado si accompagna ad una sintomatologia dolorosa sub-acuta o ad un dolore lieve costante nel tempo. Questo andamento subdolo spesso provoca un ritardo nella diagnosi.
  • Il varicoceleUna causa assai frequente di dolore al testicolo, più frequente sul testicolo sinistro, è il varicocele, che può dare alterazioni della fertilità. Nell’uomo è una patologia frequente, si presenta in oltre il 15% della popolazione maschile. Si manifesta con un aumento delle dimensioni del sacco scrotale e la sensazione di “vermicelli” al suo interno che aumentano di dimensione con lo sforzo. A questo si associa senso di peso gravativo o dolore, riferito al testicolo sinistro.
  • Idrocele. Si tratta per lo più di un disturbo congenito che riguarda i neonati, ma che può essere anche la conseguenza di un trauma o di un'infiammazione dello scroto.  Può interessare una o entrambe le sacche scrotali e si presenta come un rigonfiamento, sensazione di testicoli gonfi, che possono nel tempo aumentare di volume.
  • Prostatite acuta o cronica. Comune nel maschio adulto. Si manifesta il più delle volte con sintomi urinari come bruciore eiaculatorio o minzionale e aumento della frequenza di minzione notturna, associata a dolenzia testicolare.
  • La torsione parziale o completa del testicolo.

Patologie meno comuni che causano dolore testicolare destro o sinistro sono la torsione della idatide di Morgagni, ossia di una piccola formazione testicolare, un residuo embrionale, che può avvitarsi sul proprio asse determinando dolore acuto persistente per giorni identificato nella porzione polare superiore, per poi calcificarsi.

Dolore ai testicoli: come capire se c’è una torsione testicolare?

La torsione completa del testicolo è un evento acuto che porta il paziente a rivolgersi al pronto soccorso vista l'intensità del dolore.

È importante capire come si diagnostica una torsione. Il più delle volte si manifesta con un forte dolore che insorge progressivo e rapido e richiede un repentino inquadramento diagnostico prima ed un pronto trattamento chirurgico dopo.

La torsione del testicolo è una patologia relativamente frequente, ad insorgenza in giovane età il cui esito se non riconosciuta e trattata precocemente è il testicolo atrofizzato. La stima più precisa è che questa si verifichi in un maschio ogni 14.000, al di sotto dei 25 anni di età. Un ritardo della diagnosi può portare alla necrosi del testicolo, con la sua perdita funzionale definitiva.

In alcuni casi ci si trova di fronte ad una torsione parziale, quindi una rotazione di 90-180° che si risolve o spontaneamente o tramite le manovre dello specialista. Queste si avvalgono della derotazione manuale, e in pochi secondi si ottiene una  risoluzione dell’insulto ischemico e della sintomatologia dolorosa conseguente.

La torsione dell’appendice testicolare o epididimaria si verifica quando la torsione non riguarda il testicolo ma una sua appendice. Sul polo superiore del testicolo è presente l’appendice testicolare denominata idatide del Morgagni, un residuo embrionario dello sviluppo dell’apparato genitale che si forma durante la vita embrionale. La torsione di una di queste appendici può causare un quadro clinico acuto caratterizzato da dolore molto intenso, puntiforme, non pericoloso per il parenchima testicolare e che usualmente non richiede alcun intervento chirurgico.

Dolore al testicolo sinistro e dolore al testicolo destro posso derivare da un tumore testicolare.

È una neoplasia rara, tuttavia è una delle più frequenti nei giovani . Il cancro si sviluppa in seguito a un’alterazione nelle cellule del testicolo, che provoca una crescita incontrollata delle stesse determinando la formazione di una massa. La maggior parte dei tumori del testicolo originano dalle cellule germinali che danno origine agli spermatozoi.

Per la diagnosi del tumore del testicolo si possono utilizzare:

  • Esame obiettivo: presenza di alterazioni morfologiche del testicolo che richiedono i necessari approfondimenti diagnostici;
  • Ecocolordoppler  testicolare: è lo strumento più idoneo per la diagnosi della lesione testicolare e per la valutazione della sua estensione locale. E’ una metodica non invasiva, senza alcuna controindicazione;
  • La risonanza magnetica come indagine di II livello a conferma del sospetto diagnostico;
  • Esami del sangue: l’innalzamento dei valori di alcune sostanze circolanti nel sangue (marcatori tumorali) può indicare la presenza di tumore del testicolo.

Dolore ai testicoli, rimedi:

Quando compare un dolore testicolare, il percorso diagnostico prevede una valutazione anamnestica, fatta dallo specialista urologo o andrologo, che risulta di estrema importanza sull’orientamento diagnostico prima e terapeutico successivamente.

Vengono in prima istanza eseguiti indagini di primo livello, come eco-color-doppler e di laboratorio e si riesce sempre a formulare una corretta diagnosi.

È di estrema importanza discernere la presenza di uno scroto acuto, quindi di una patologia che vada trattata con estrema rapidità entro pochissime ore per evitare danni irreparabili. Questo va fatto mediante una visita specialistica ed un eco-color-doppler che permetta di valutare l’integrità vascolare del testicolo. L’atrofia testicolare conseguente porta successivamente ad una serie di problemi, tra i quali l’infertilità, che può conseguire per l’instaurarsi di processi di apoptosi nel testicolo controlaterale sano, con formazione di anticorpi che configurano uno stato di infertilità su base immunologica. Gli anticorpi anti spermatozoo costituiscono una causa rilevante di infertilità, che si stima colpisca il 15% degli uomini infertili.

Quindi, ogni qualvolta si presenti un dolore testicolare acuto, anche saltuario, bisogna rivolgersi allo specialista, che permetterà di porre una corretta diagnosi ed evitare complicazioni legate a processi infiammatori a carico del sistema prostatico testicolare o danni vascolari acuti o cronici legati a patologie in atto, oltre che di escludere patologie testicolari neoplastiche.

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