Testicolo gonfio? Cause frequenti e come comportarsi

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Testicolo gonfio, cosa significa?

Il riscontro di un testicolo gonfio è una condizione che può generare uno stato di forte preoccupazione o di paura, nel sospetto non infondato che si possa trattare di una patologia grave. È plausibile ricondurre la comparsa di un testicolo ingrossato al segno di un tumore, ma fortunatamente questa non è certo una patologia diffusa. Giustamente temuta, si presenta invece come nodulo testicolare, talvolta dolente e che se trattata in tempo, ha grandi probabilità di guarigione.

Un testicolo gonfio dolorante e duro crea il più delle volte un forte stato ansioso, in quanto può far temere danni alla propria capacità riproduttiva, alla propria virilità e vita sessuale. Ma non sempre un gonfiore ai testicoli induce il paziente ad una tempestiva visita specialistica, spesso per senso di imbarazzo, altre volte per superficialità.

I testicoli gonfi possono associarsi a vari altri sintomi, relazionati all’evento patologico che sta alla base della manifestazione. I quadri clinici cui si associa sono:

Alla autopalpazione il paziente può avvertire testicoli grandi con aumento della consistenza, che da teso elastica diviene dura e rigida. In alcuni casi, questa condizione si associa a disturbi urinari, come difficoltà nell’atto della minzione e presenza di dolore nell’atto di urinare.

In ogni caso, sia che il sintomo si manifesti localizzato ai testicoli ed allo scroto o in associazione ad altri sintomi, è fondamentale ricorrere quanto prima ad uno specialista, per evitare complicazioni e ritardi terapeutici. Il più delle volte tutto si risolve con idonee terapie rapidamente, preservando la fertilità del soggetto, mentre in altri casi una diagnosi tardiva può compromettere in maniera irreversibile la salute generale del soggetto. 

testicoli gonfi causeCause più frequenti di gonfiore ai testicoli

Le cause di testicolo gonfio destro e sinistro sono varie, alcune di facile risoluzione, mentre in altre situazioni vi è la necessità di cure mediche o chirurgiche mirate e talvolta urgenti.

A seguito di un eccessivo sforzo fisico, alcune strutture dell’addome - ovvero le anse intestinali -  possono attraversare il canale inguinale e localizzarsi all’interno dello scroto a contatto dei testicoli, causando gonfiore e dolore scrotale, quest’ultimo non è sempre avvertito dal paziente.

Alla visita specialistica l’andrologo o urologo, alla palpazione, noterà la presenza di un’asimmetria scrotale, con gonfiore inguino scrotale e la presenza di una massa di consistenza teso elastica. Particolari manovre evocative, associate ad imaging, concluderanno per una corretta e facile diagnosi di ernia inguinale. L’idrocele si può presentare in soggetti in cui non vi è stata la chiusura del canale inguinale conseguente al passaggio dei testicoli dall’addome allo scroto. Questa mancata chiusura permette il transito di liquidi provenienti dall’addome e determina la comparsa di un testicolo gonfio destro o sinistro. Negli adulti questa condizione si instaura a seguito di un trauma, di un’infezione, più spesso dopo interventi per ernio plastica o di varicocele o più raramente associato ad un tumore.

Un’altra frequente causa di gonfiore testicolare, che si presenta nel 15-20% dei maschi in epoca peri puberale, è una dilatazione delle vene che costituiscono il cosiddetto plesso pampiniforme, denominata varicocele. Questo evento si manifesta quasi sempre nel testicolo sinistro, a causa di particolari condizioni anatomiche favorenti. La stasi che ne deriva crea il ristagno di sangue all’interno delle vene del testicolo, che appariranno congestionate e dilatate. Il risultato è ben visibile anche attraverso la cute dello scroto. La stasi sanguigna causa un aumento della temperatura nell’emi scroto e quindi del testicolo, creando nel tempo danni alla spermatogenesi. Il varicocele costituisce la prima causa di sterilità maschile ed è bene porre una diagnosi tempestiva.

Cause assai frequenti di gonfiore testicolare sono le infezioni a carico dell’epididimo, una piccola struttura situata posteriormente al testicolo, che costituisce il tratto di congiunzione tra il testicolo e le vie seminali, luogo ove si producono gli spermatozoi. Questa struttura è facilmente soggetta ad infiammazione. Traumi e infezioni che interessano le vie genito-urinarie possono creare epididimo gonfio, associato o meno a febbre, dolore, brividi e linfonodi della regione inguinale ingrossati.

L’orchite è un’infiammazione del testicolo, sovrapponibile a quanto può verificarsi nell’epididimo. La causa può ricercarsi in un pregresso traumatismo o a genesi di natura infettiva, in questo ultimo caso al gonfiore testicolare si associa con alta probabilità stato febbrile con brivido, ematuria, presenza di sangue nello sperma ed in genere si riscontrano linfonodi ingrossati. Tale quadro clinico è frequente negli uomini adulti, specie dalla quinta decade di vita in avanti

La torsione testicolare rappresenta una vera emergenza medico-chirurgica. Si deve porre diagnosi rapidamente ed intervenire entro 3-4 ore dall’insorgenza della sintomatologia dolorosa e dalla comparsa del gonfiore, altrimenti il testicolo andrà incontro ad atrofia per la mancanza di un flusso sanguigno. La torsione del testicolo produce un gonfiore del testicolo e dello scroto, dovuto alla congestione sanguigna, ma si caratterizza per il forte ed improvviso dolore, intenso e persistente, che deve portare il soggetto a rivolgersi al pronto soccorso con celerità.

Il sintomo più comune del tumore ai testicoli è la comparsa di un nodulo quasi sempre indolore o la presenza di gonfiore in uno dei testicoli. Il sintomo più frequente è la presenza di dolore sordo riferito allo scroto, con associata sensazione di pesantezza.

Diagnosi

Una visita medica permette la raccolta di informazioni (anamnesi), per valutare il tempo di insorgenza del sintomo, da quanto persiste, se è accompagnato da altri sintomi e se il soggetto aveva manifestato episodi simili in precedenza. L’esame clinico permette al medico di verificare visivamente e manualmente l’entità del problema. Sulla base delle informazioni raccolte il medico specialista valuterà quali indagini diagnostiche effettuare. Verranno prescritti esame del sangue o esame delle urine, al fine di individuare la presenza di un’infezione, una ecografia testicolare ed un eco color doppler per verificare la presenza di un’ernia o di una raccolta di liquidi nello scroto, la presenza di neoplasie o di un varicocele. In pochi minuti verrà posta una corretta diagnosi evitando problemi futuri.

Cosa fare in presenza di testicoli gonfigonfiore testicolo destro o sinistro

La terapia più efficace e idonea sarà in funzione della patologia; pertanto, dovrà essere prescritta e somministrata esclusivamente da un medico specialista.

Utile risulta sempre l’autoanalisi, una delle forme di prevenzione più efficace per l’individuazione precoce di una patologia. L’autopalpazione del seno nella donna e l’autopalpazione dei testicoli nell’uomo sono manovre semplici che ogni uomo o donna deve conoscere e adottare sistematicamente, per tutelare il proprio stato di salute.

L’autopalpazione dei testicoli è di semplice e rapida effettuazione:

  • mettersi davanti allo specchio, perché anche visivamente potrebbero essere evidenti tumefazioni e asimmetrie.
  • esaminare entrambi i testicoli prima con una mano poi con la mano controlaterale posizionando il pollice nella parte superiore ed effettuando un movimento circolare, rotatorio per apprezzare la superficie liscia e la presenza eventuale di irregolarità.

Non si devono apprezzare rigonfiamenti duri o molli, né differenze troppo marcate tra i due testicoli, né evocare pesantezza o dolore.

In caso positivo sarà opportuno rivolgersi allo specialista.

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